• Cisti e fistole pilonidali


    • Le cisti pilonidali

      Sintomi

      1. Cisti pilonidale: è la fase iniziale, costituita da una piccola tumefazione poco dolente nel solco intergluteo che può accompagnarsi a uno o più orifici cutanei dai quali possono affiorare ciuffi di peli
      2. Ascesso pilonidale: è la fase infiammatoria che insorge per la infezione della cisti da parte dei batteri cutanei che conduce alla formazione della raccolta di pus. La tumefazione aumenta di volume, diventa intensamente dolente e la cuta si arrossa. L’ascesso può aprirsi spontaneamente o richiedere l’incisione chirurgica. Il pus che fuoriesce è cremoso e fetido.
      3. Fistola pilonidale: può residuare all’ascesso sia dopo l’apertura spontanea che dopo l’incisione chirurgica. È costituita da un breve canale che mette in comunicazione la cavità cistica con l’esterno attraverso un orificio situato nel solco intergluteo. Dall’orificio fuoriesce, continuamente o a intermittenza un liquido sieropurulento.

      Trattamento
      La terapia è solo chirurgica, mediante due tipi di approccio:

      1. A cielo aperto
      2. A cielo chiuso

      Nel primo caso la ferita viene lasciata aperta e guarisce nell’arco di 30-40 giorni. Nel secondo caso la ferita viene suturata con particolari tecniche e guarisce in circa 8 giorni, durante i quali è necessari l’assoluto riposo.
      Entrambe le tecniche possono essere eseguite in anestesia locale, in day surgery (ricovero di un giorno).

      sono raccolte di peli, circondate da reazione infiammatoria del sottocute, localizzate prevalentemente nel solco intergluteo, in regione sacro-coccigea.
      Le fistole pilonidali originano dalla ascessualizzazione delle cisti pilonidali e dalla loro apertura all’esterno tramite un orificio cutaneo, solitamente posto nel solco intergluteo.

      Cause
      In passato si riteneva che fossero di origine congenita per il residusre di tessuti embrionali o di ghiandole normalmente presenti in alcuni animali.
      Oggi invece si ritiene che la causa più probabile sia da attribuire alla penetrazione di peli nei pori delle ghiandole sebacee e sudoripare. I peli si raccolgono a formare “nidi” nello spessore del tessuto sottocutaneo (sinus pilonidalis) e creano una reazione infiammatoria da corpo estraneo. L’ipertricosi, la scarsa igiene personale, i traumatismi locali dovuti allo stile di vita (indumenti attillati o rigidi, particolari condizionoi lavorative), l’obesità, la vita sedentaria e l’abbondante sudorazione possono favorire l’insorgenza della malattia.

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